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16 mar 2008

Motorìzzati - Un nuovo inizio

Ed eccoci qua ad un nuovo appuntamento con la rubrica piu' frizzante del blog e piu' amata da Francesco Milanese. Ebbene sì caro Francesco, la nuova stagione dei motori è iniziata ed è anche iniziata male, come di certo avrai visto questa notte in quel del circuito cittadino di Melbourne.
La verità è che ho fissato la sveglia alle 5.15 fortemente speranzoso di vedere una bella gara in rimonta da parte delle rosse di Maranello, in particolarmente da parte del campione del mondo uscente Kimi Raikkonen, ma anche con la consapevolezza che i cambi di regolamento introdotti quest'anno dalla FIA si sarebbe ripercossi sulla spettacolarità della gara, introducendo un sacco di bei duelli, sorpassi, testacoda, capovolgimenti e colpi di scena. La Fia ha infatti deciso di eliminare dalle vetture il controllo di trazione, l'elettronica ausiliaria e di affidare la fornitura della centralina ad un unico appaltatore (Microsoft n.d.r.) per tutti i team, gettando di nuovo ombre sulla scuderia inglese McLaren Mercedes, visto che era l'unica ad usare il componente anche da prima dell'avvento della centralina unica, e quindi messa palesemente in condizione digrosso vantaggio.
Subito dopo la notizia avevo previsto un grosso calo di prestazioni da parte di tutta la nuova generazione di piloti abituati a guidare come in un grosso e pericoloso videogame, ed avevo pronunciato la profezia per cui Massa si sarebbe stampato sul muretto alla prima curva della stagione, data la sua enorme carenza di talento alla guida. Beh', il giovane tassista brasiliano Felipe ci ha messo una manciata di secondi ad avverare il mio incubo, girandosi alla prima curva e stampandosi sul muretto, mentre solo 7 auto su 22 sono giunte al traguardo dopo un turbinio di incidenti e ritiri, smentendo pero' la mia sensazione nei riguardi dei giovani piloti. Uno su tutti Hamilton: il giovane inglese ha fatto il cannibale, restando in testa dall'inizio alla fine, non correndo mai nessun rischio e dichiarando spocchiosamente a fine gara che avrebbe potuto spingere di piu'. Per questo auspico al piu' presto per lui un incontro ravvicinato con un muretto, con David Coulthard, o con Fernando Alonso.
Come dicevo, nessuna sorpresa per quanto riguarda colui che considero "il lato debole" del team Scuderia Ferrari quindi, ma grosse sorprese da parte del solitamente precisissimo Kimi, che in grande rimonta ha commesso due errori da vero principiante rovinando tutto. Per di piu', visto che nessuna delle due monoposto di casa Ferrari è riuscita a tagliare al traguardo per rotture meccaniche, a fine gara nasce anche il problema affidabilità per la Ferrari, con 2 motori rotti nell'arco di un GP come non accadeva da 178 gare. Speriamo sia solo una casualità, in attesa della prossima levataccia di Domenica prossima per il gran premio di Malesia. Per lo meno Montezemolo, dopo aver lasciato una delle 750 cariche che riveste attualmente, avrà piu' tempo da dedicare alla sua amata Ferrari, anche se dubito che sappia come effettivamente funzioni un motore a combustione interna.

22 ott 2007

Motorìzzati - DIO ESISTE!


Dopo una stagione di ingiustizie, finalmente la gioia finale. A San Paolo è successo tutto cio' che doveva succedere, ma che nessuno si aspettava. Incredibile, una congiunzione astrale!
L'McLaren, dopo tutti i benefici ricevuti dalla Fia in questa stagione insieme al suo giovane e impunito pilota, continua nel cammino verso la perdita totale della dignità, e fa ricorso per la temperatura della benzina delle BMW. Provo veramente pietà per loro.
Al prossimo numero per ulteriori riflessioni, questo era solo uno sfogo. Presto anche un banner celebrativo per il blog!
Stay tuned.

25 set 2007

MOToRìZZaTi! - Rosso Italia.

Il numero odierno di "Motorìzzati!" esce in versione ridotta perchè il sottoscritto a causa di problemi di fuso orario, e poichè il campionato era ormai deciso, non ha potuto assistere alla gara della motoGP. Comunque leggendo e ascoltando alcuni pareri, credo sia stata una gara piuttosto rocambolesca, con la vittoria finale andata a Loris Capirossi su Ducati grazie ad una fantastica strategia di gara [Interrogativo: ma una volta la strategia di gara non era prerogativa della F1? Considerando anche altri elementi, i due sport si stanno forse avvicinando un po' troppo? Ai posteri l'ardua sentenza].
Il presente articolo ha l'unico ed il solo scopo di celebrare (in maniera moderata) la vittoria del campionato del mondo costruttori e del campionato del mondo piloti da parte della Ducati Corse e del suo piccolo pilota prodigio Casey Stoner.
Mi chiedo solo dove sia finito Loris Capirossi nel resto della stagione e come abbia fatto a defilarsi cosi' dalla lotta per il campionato, in un anno in cui il mezzo è diventato finalmente competitivo [forse pesava come un macigno sulla sua schiena la decisione della scuderia di Borgo Panigale di farlo fuori dopo che si era sacrificato così tanto negli anni scorsi per inserire e far crescere la Ducati nel mondo della GP? Forse qualche annetto di troppo e dopo tante cadute la voglia di non rischiare più niente, visto anche l'arrivo di un bebè in casa? Chi lo sa...]
Dopo 34 anni una casa Italiana torna a trionfare nella classe regina. Fu infatti nel 1973 che Phil Read, pilota britannico affiancato a Giacomo Agostini, si impose nel campionato del mondo classe 500 con una MV Agusta.
Dunque onore alla Ducati.... Speriamo che nella prossima stagione possa essere un pilota italiano, Marco Melandri a ripercorrere la strada percorsa da Stoner, ma le giapponesi dominatrici del mondiale per oltre trent'anni non staranno certo a guardare.
Intnto la Dorna (società che gestisce la MotoGP [n.d.r.]), per voce del suo patron Carmelo Ezpeleta, conferma che il monogomma nella prossima stagione potrebbe non essere una chimera. Evidentemente anche loro, che puntano sopratutto alla spettacolarità dell'evento sportivo e alla vendita dei diritti, si sono accorti che il fattore pneumatici è diventato molto, forse troppo importante cosi' come è successo in F1 negli anni scorsi (altro punto di avvicinamento tra i due sport).
La Yamaha, dopo l'ennesimo inconveniente con Michelin di Motegi, in cui nel cambio ai box è stata montata a Rossi un'anteriore difettosa, pare stia prendendo contatti con la Bridgestone per un'eventuale futura collaborazione; Philibbe Weber, responsabile del reparto corse della Michelin fa sapere che "
come sempre accade da un po’ di tempo a questa parte, ci siamo presi tutte le responsabilità della sconfitta”, e preferirebbe un po' piu' di trasparenza nel dialogo tra le due. Ad ogni modo conferma, allo stesso modo della Bridgestone, che in Francia non auspicano un avvento del "monogomma".

18 set 2007

MOToRìZZaTi! - Che WeekEnd!

Seppur con un giorno di ritardo, riecco la rubrica più chiacchierata dell'anno per commentare i risultati eccezionali del Week-end motoristico.
Moto GP
- Dopo un digiuno lungo 78 giorni il Dottor Rossi torna di nuovo a tagliare per primo il traguardo della motogp. Nonostante la pole position di Stoner, sul circuito portoghese dell'Estoril le Bridgestone non vanno come sperato e le Michelin tornano a dare segni di vita; ecco quindi che vediamo le Suzuki tornare a lottare in mezzo al gruppo, la' dove non erano più abituate (Hopkins 6° e Vermeulen 13°), e le Kawasaki tornare a vedere la gara della motogp da spettatori privilegiati come succedeva negli anni scorsi ( West 12°e DePuniet ritirato). Nonstante questo, con questa vittoria, Rossi ha dimostrato che quando la fame di vittoria è tanta, lui si trasforma in un cannibale e mangia il malcapitato di turno (questa volta un ottimo Pedrosa) e che quando il pacchetto tecnico glielo permette, non ce n'è per nessuno. Stoner, nonostante la giornata nera delle Bridgestone, raggiunge comunque il gradino più basso del podio, confermando di avere una maturità da trentenne e un polso destro magico, se ci fosse voluta una conferma. Nel frattempo Ryanair in una campagna pubblicitaria si prende gioco di Valentino e dei suoi problemi col fisco.

EauRouge-RadillonFormula 1 - La ferrari vola sul circuito di Spa-Francorchamps, circuito tra i più vecchi e sicuramente il più bello dell'intero mondiale. E proprio nella incredibile curva che caratterizza questo circuito, la Eau Rouge - Radillon, dopo la partenza avviene il duello più emozionante tra i due compagni di squadra McLaren, Alonso ed Hamilton.
Alonso, dopo una partenza al rallentatore, si fa quasi raggiungere da Hamilton alla prima curva a gomito dopo il rettilineo (la Source); all'uscita dalla Source spinge il compagno di squadra fuori pista su una via di fuga asfaltata con una manovra avventata. A questo punto i due si trovano appaiati nel bel mezzo del tratto di asfalto piu' spaventoso del mondiale (che vedete in foto), e Alonso non accenna ad alzare il piede dall'acceleratore. Hamilton si deve arrendere alla tenacia e alla rudezza dello spagnolo, e si accoda al 4° posto. Posizioni congelate fino al termine, con le Ferrari irraggiungibili.
Raikkonen non sbaglia un colpo e si porta a -13 dal leader del mondiale Lewis Hamilton, e riaccende lievissime speranze nei ferraristi. Alonso, a -2 dal leader, a tre gare dal termine nutre fondatissime speranze per quello che sarebbe il suo terzo mondiale consecutivo; forse per questo, per stimolare la squadra,ha promesso 650 dollari ad ogni meccanico per ogni GP che finisce davanti ad Hamilton. Sicuramente assisteremo ad aspre battaglie tra i due della McLaren, nelle ultime 3 gare della stagione, che saranno disputate rispettivamente in Giappone, Cina e Brasile.
Nel frattempo vi consiglio un giro di pista di Spa in sogettiva sulla vettura di Mika Hakkinen qualche anno fa ed il suo ormai memorabile sorpasso ai danni di Micheal Schumacher.

15 set 2007

MOToRìZZaTi! – Parte Seconda – Giustizia è fatta?

La parte seconda della rubrica “MOToRìZZaTi!” è dedicata, come promesso, alla Formula1, che come tutti sanno, quest’anno ha visto uno spostamento delle attenzioni dalla pista agli uffici della FiA, in occasione delle indagini riguardanti la più grossa truffa mai organizzata in questo sport.

E’ notizia di pochi giorni fa che il team Vodafone McLaren Mercedes ha subito una pesante punizione da parte della Federazione Automobilistica Internazionale in relazione alla cosiddetta “Spy Story”, che ha visto la stessa scuderia inglese uscire indenne da una prima sentenza per mancanza di prove. Questa volta, dopo la riapertura dell’inchiesta a causa del manifestarsi di nuove prove, è stata finalmente fatta giustizia: 100 milioni di dollari di ammenda e azzeramento del punteggio del campionato del mondo costruttori.
E’ stato provato, che le informazioni confidenziali che coprivano un'ampia rosa di dettagli tecnici e progettuali della Ferrari, passate da Nigel Stepney (capo meccanico Ferrari) all’amico Mike Coughlan (capo ingegnere McLaren), sono in realta’ state usate in maniera illecita e antisportiva dal Team Vodafone McLaren Mercedes e dai suoi piloti, allo scopo di ottenerne vantaggio in pista, durante le varie prove del campionato del mondo di F1.
Quello che mancava al World Motor Sport Council per inchiodare la McLaren erano in effetti le prove che queste informazioni fossero realmente state usate per trarne vantaggio in "decimi".

E’ qui che spunta la figura di Fernando Alonso, spagnolo, due volte campione del mondo, non dotato di un talento cristallino, ma un pilota tenace, duro, l’unico capace di detronizzare Micheal Shumacher (il miglior pilota che mai visto su un un mezzo di autotrazione a 4 ruote n.d.r.).
Lo spagnolo, passato quest’anno dalla Renault alla McLaren, da campione del mondo in carica, aspettava che al team di Woking gli fossero stesi dei tappeti rossi, ma in realtà non ha trovato l’armonia che si aspettava, ma piu’ che altro dispetti e discordie. Ron Dennis, direttore della scuderia inglese, non poteva che prendere sotto l’ala protettrice il nuovo pupillo dell’automobilismo britannico, Lewis Hamilton, nonché primo pilota di colore della storia della Formula 1.
Da questo nasce tutta una serie di dispetti e incomprensioni tra Alonso ed il suo team che, passando per il rifiuto da parte di Alonso di fornire informazioni di pista ai propri ingegneri per non favorire il settaggio dell’auto del compagno di squadra, culmina nella supertestimonianza fornita al World Motor Sport Council contro la McLaren, per fornire le prove tanto attese: scambio di email tra lui e DeLaRosa (collaudatore McLaren) riguardanti distribuzioni dei pesi, settaggi dell’auto, innovazioni tecnologiche, fatte gara per gara, sin dall’inizio.

Da vero pentito, Alonso spiffera tutto in cambio dell’immunità, evidentemente promessa da parte della Fia.

Questo fatto solleva degli interrogativi…
E’ questa la giustizia che ci aspettavamo?

Puo’ Alonso tranquillamente concorrere per vincere il campionato del mondo dopo ciò che ha fatto?

La risposta è ovviamente no… ma altre considerazioni saranno fatte nell prossimo numero di MOToRìZZaTi!
Nel frattempo, se siete interessati leggetevi il giudizio integrale della Fia, con tutte le motivazioni e i retroscena.

14 set 2007

MOToRìZZaTi! – Si spengono i semafori….

Ogni maledetta domenica, oltre ai seguitissimi match di calcio della Serie A, si svolgono in tutto il mondo, degli importantissimi eventi sportivi motoristici; su tutti Motomondiale e Formula 1. Tutti gli amici del Caffè Verdi sembrano immuni dalla passione per questi sport e continuano imperterriti ad ignorali e a schernire il sottoscritto, che si ritiene il maggiore esperto in materia. Per questo e per altri motivi, il webmaster Matteo ha acconsentito ad ospitare questo spazio che sarà da me redatto per riportare news e commenti direttamente dal mondo delle corse. Il titolo, che è stato appositamente pensato come un imperativo, vuole essere uno sprone per tutti gli amici del blog a commentare ed a partecipare ad i temi ed agli spunti presenti in ogni post che redigerò.

Parlavamo di “ogni maledetta Domenica”… E si’ che quest’anno molto spesso le Domeniche si sono rivelate maledette, soprattutto per i colori italiani.
Nel MotoGp, classe regina del motomondiale, una sola ed importante nota positiva: Ducati, storica casa emiliana produttrice di motociclette, che da Borgo Panigale, con il reparto sportivo Ducati Corse, è pronta a salire sul tetto del mondo nella più importante manifestazione motociclistica, lanciata com’è verso la conquista del mondiale piloti con il talentuoso Casey Stoner e di quello costruttori, grazie anche all’apporto fondamentale, nell’ambito delle gomme, della ricerca Bridgestone, e dell’involuzione tecnica di Michelin, che fornisce i più diretti avversari.


Il piccolo australiano, che è riuscito nell’impresa di spaventare il miglior pilota mai visto su 2 ruote, - il dottor Valentino Rossi che, c’è da ammetterlo, ha avuto annate migliori, anche in ambito extrasportivo – ha trovato un feeling speciale con la rossa bolognese, ed ha saputo interpretarla al meglio per tutto l’anno, anche nei momenti di difficoltà. Basti pensare che Capirossi, dotato dello stesso mezzo, è riuscito a salire sul podio soltanto due volte.

Per dare una dimensione della importanza tecnica del trionfo Ducati sulle imponenti case motociclistiche Giapponesi, basti notare un piccolo confronto tra le aziende, il quale ci dice che l’azienda emiliana da’ lavoro a circa 1200 dipendenti, contro i 43.000 Della Yamaha, ed i ben 145.000 della Honda (quest'ultima produttrice pero' anche di autoveicoli).
Insomma, se non bastasse, un’altra affermazione del ‘Made in Italy’ nel mondo.

Altro discorso vale per la Formula 1, e per l’altra rossa, quella di Maranello.
Ma poiché non vorrei allungare troppo e di conseguenza rendere illeggibile il post, vi parlero’ della F1 in un altro post, che redigerò nei prossimi giorni. Visto che li’ di cose ce ne sono da dire, e parecchie…

…to be continued…