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22 ott 2007

Motorìzzati - DIO ESISTE!


Dopo una stagione di ingiustizie, finalmente la gioia finale. A San Paolo è successo tutto cio' che doveva succedere, ma che nessuno si aspettava. Incredibile, una congiunzione astrale!
L'McLaren, dopo tutti i benefici ricevuti dalla Fia in questa stagione insieme al suo giovane e impunito pilota, continua nel cammino verso la perdita totale della dignità, e fa ricorso per la temperatura della benzina delle BMW. Provo veramente pietà per loro.
Al prossimo numero per ulteriori riflessioni, questo era solo uno sfogo. Presto anche un banner celebrativo per il blog!
Stay tuned.

15 set 2007

MOToRìZZaTi! – Parte Seconda – Giustizia è fatta?

La parte seconda della rubrica “MOToRìZZaTi!” è dedicata, come promesso, alla Formula1, che come tutti sanno, quest’anno ha visto uno spostamento delle attenzioni dalla pista agli uffici della FiA, in occasione delle indagini riguardanti la più grossa truffa mai organizzata in questo sport.

E’ notizia di pochi giorni fa che il team Vodafone McLaren Mercedes ha subito una pesante punizione da parte della Federazione Automobilistica Internazionale in relazione alla cosiddetta “Spy Story”, che ha visto la stessa scuderia inglese uscire indenne da una prima sentenza per mancanza di prove. Questa volta, dopo la riapertura dell’inchiesta a causa del manifestarsi di nuove prove, è stata finalmente fatta giustizia: 100 milioni di dollari di ammenda e azzeramento del punteggio del campionato del mondo costruttori.
E’ stato provato, che le informazioni confidenziali che coprivano un'ampia rosa di dettagli tecnici e progettuali della Ferrari, passate da Nigel Stepney (capo meccanico Ferrari) all’amico Mike Coughlan (capo ingegnere McLaren), sono in realta’ state usate in maniera illecita e antisportiva dal Team Vodafone McLaren Mercedes e dai suoi piloti, allo scopo di ottenerne vantaggio in pista, durante le varie prove del campionato del mondo di F1.
Quello che mancava al World Motor Sport Council per inchiodare la McLaren erano in effetti le prove che queste informazioni fossero realmente state usate per trarne vantaggio in "decimi".

E’ qui che spunta la figura di Fernando Alonso, spagnolo, due volte campione del mondo, non dotato di un talento cristallino, ma un pilota tenace, duro, l’unico capace di detronizzare Micheal Shumacher (il miglior pilota che mai visto su un un mezzo di autotrazione a 4 ruote n.d.r.).
Lo spagnolo, passato quest’anno dalla Renault alla McLaren, da campione del mondo in carica, aspettava che al team di Woking gli fossero stesi dei tappeti rossi, ma in realtà non ha trovato l’armonia che si aspettava, ma piu’ che altro dispetti e discordie. Ron Dennis, direttore della scuderia inglese, non poteva che prendere sotto l’ala protettrice il nuovo pupillo dell’automobilismo britannico, Lewis Hamilton, nonché primo pilota di colore della storia della Formula 1.
Da questo nasce tutta una serie di dispetti e incomprensioni tra Alonso ed il suo team che, passando per il rifiuto da parte di Alonso di fornire informazioni di pista ai propri ingegneri per non favorire il settaggio dell’auto del compagno di squadra, culmina nella supertestimonianza fornita al World Motor Sport Council contro la McLaren, per fornire le prove tanto attese: scambio di email tra lui e DeLaRosa (collaudatore McLaren) riguardanti distribuzioni dei pesi, settaggi dell’auto, innovazioni tecnologiche, fatte gara per gara, sin dall’inizio.

Da vero pentito, Alonso spiffera tutto in cambio dell’immunità, evidentemente promessa da parte della Fia.

Questo fatto solleva degli interrogativi…
E’ questa la giustizia che ci aspettavamo?

Puo’ Alonso tranquillamente concorrere per vincere il campionato del mondo dopo ciò che ha fatto?

La risposta è ovviamente no… ma altre considerazioni saranno fatte nell prossimo numero di MOToRìZZaTi!
Nel frattempo, se siete interessati leggetevi il giudizio integrale della Fia, con tutte le motivazioni e i retroscena.