23 ott 2007

NON CI STO - vol. IV

ovvero UN’EMOZIONE UNICA. O QUASI.

Un avvenimento memorabile, di quelli che racconterò ai miei nipotini. Forse.

Va detto che non sono mai stato un grande appassionato nè tantomeno un esperto, ma, dato che ne parlavano tutti, quindi non avrei potuto fare a meno di seguire in tv l’evento tanto reclamizzato.

E’ vero, non potevo non fare il tifo per chi partiva da una situazione obiettivamente disperata e combatteva da solo contro una vera e propria superpotenza della disciplina, avvantaggiata dalle circostanze.

I fatti degli ultimi mesi, d’altronde, s’erano susseguiti in un climax così incredibile, che il miglior sceneggiatore di fiction non avrebbe saputo fare di meglio: a posteriori, i soliti dietrologi saranno lì ad illazionare che tutto quanto fosse stato studiato a tavolino, per rilanciare un business, che, negli ultimi, tempi, con l’abbandono dei migliori aveva perduto montagne di introiti.

Ebbene, sfoderando una prestazione magistrale, il mio beniamino ha completamente sovvertito i pronostici di chi lo aveva previsto soccombente e, con un finale magistrale, ha sbaragliato il campo, conquistando il titolo di campione del mondo.

I benpensanti insisteranno col far notare che il carisma non è la sua dote migliore (quantomeno, al confonto di suoi illustri predecessori), ma in fondo, non è quello l’unico requisito dei veri campioni: servono anche forza fisica, tecnica, talento, freddezza, coraggio (quello tanto!) e capacità di saper soffrire nei momenti duri.

Tuttavia, dopo i festeggiamenti in pompa magna, uno strano senso di incertezza mi ha assalito; se è vero che nello sport vince (o quantomeno, dovrebbe vincere) il migliore, qui ciò non accade; in quale percentuale la componente umana del singolo competitor determina una vittoria? Quanto incide il fattore della tecnologia (che è l’antitesi del concetto di sport, a meno che la tecnologia medesima non sia concessa in uguale misura a tutti i contendenti)? Vi sono forse decisioni prese a tavolino dai dirigenti, che noi non conosciamo?

Ebbene, le risposte a tutti questi quesiti mi inducono ad una riflessione: indubbiamente stiamo parlando di un ambiente fantastico, ricchissimo, coloratissimo, pieno di belle donne, con manager dall’immagine accattivante; sarà altrettanto innegabile che un minimo di competizione è pur presente; sarà altresì incontestabile che quel giorno The Ultimate Warrior sconfisse Andrè The Giant, vincendo il titolo di Campione del Mondo, con una grande prestazione sul piano fisico ed agonistico, ma… facciamocene una ragione: il wrestling non è uno sport.
Non a caso gli americani parlano di sport-entertainment.

…cosa dite?? No!! Non parlavo della Formula Uno!

7 commenti:

matteo ha detto...

ahahahahahahahahahahahahahhahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhaahhahahahhahahahahahahahahahahahahahahhahahahahahahahahahahahahahahahahhahaahahhaahhahahahahahahahahahahahahahha

Che rimasto!!

Comunque molto più divertente l'ultimo gran premio che Milan-Empoli

Lele ha detto...

Matteo falla te la fantagazzetta, perchè è ora di dire basta a queste ingiutizie...
Per l'autore del post volevo chiedergli se è ancora convinto dello scambio che ha fatto? Montolivo/Tavano...

francesco ha detto...

Mi preoccupa la salute dell'amico dott. Federici.
E' ormai chiaro che soffre di vertigini, patologia causata dall'improvvisa ed inusitata frequentazione delle zone alte della classifica del fantacalcio!!
Sommessamente rilevo che nell'ultimo campionato da lui giocato per intero in Italia, Tavano ha segnato 19 gol - e non parliamo di 10 anni fa.
Peraltro, la cessione di Montolivo non provoca, di per sè, un danno inestimabile al mio centrocampo, che già conta sull'apporto di discreti giocatori, come Seedorf, Ambrosini e Mauri; la rinunzia a lui è stata operata in coniderazione della maggiore urgenza di sistemare l'attacco(o quantomeno di provarci!!).

matteo ha detto...

A quindi Mauri lo consideri un punto di forza del tuo centrocampo...no perchè ho saputo che ultimamente gli è stato preferito perfino il talento tutto genio e sregolatezza Loviso (4,5 - 0,5)...

francesco ha detto...

Te sei il re del commento giusto, ma a posteriori!!
Se te vedi, ogni settimana io prendo sempre uno o due rischi a formazione; me gusta, anche per divertimme de più.
Se sbaglio, me se dà del coglione; se me va bene, c'ho il culo.
E' una visione riduttiva, questa.
Nella fattispecie, Mauri era mezzo rotto, rientrando dall'infortunio; prima de domenica Loviso era stato il migliore dei suoi e giocava in casa la partita decisiva per il Livorno, contro una squadra in pessime condizioni; peraltro è pure un rigorista.
Se non bastasse, Loviso è un gran bel giocatore, che tira e c'ha discreta visione di gioco (dunque può fa' assist): per tutto ciò, meritava il ballottaggio.
Lasciamo stà i voti della singola giornata, quelli va e viene, dipende pure dal Claudio Gregori di turno; a parte qualche giocatore intoccabile (Totti, Maldini...) i fattori della scelta non può che esse quelli che ho detto io.

matteo ha detto...

Veramente che me pareva una cazzata l'ho detto subito a Giulio domenica pomeriggio al bar, all'inizio delle partite, no a posteriori...
Poi ci mancherebbe il bello del fantacalcio è fare le proprie scommesse e magari vincerle (come quella di CHRISTIAN RIGANò...)
Sulle caratteristiche tecniche di Loviso hai dimenticato di scrivere che c'ha anche il cartellino rosso facile, vedi la partita di un mese fa con la Fiorentina (altro 4...) per un fallo su Pazzini durato una ventina di minuti...
Detto questo viva le scelte e le scommesse dei singoli fantallenatori, ma viva anche chi le prende per il culo!!
In caso, il prossimo fantacalcio lo farai con albyshow!!

francesco ha detto...

Sottoscrivo tutto, tranne la tendenza presa quest'anno da Loviso al rosso, che per me è una novità.