12 ott 2007

NON CI STO - vol. III

ovvero REPETITA IUVANT

E’ bene chiarire subito il senso del sottotitolo odierno: l’esito roboante della partita Lazio – Milan di domenica sera non deve trarre in inganno; in realtà non s’è assistito ad alcuna rinascita della squadra rossonera, ma alla mera conferma di quanto era già ben noto.
Con particolare riferimento al tema di chiusura del mio post precedente, si è assistito alla chiarificazione dei ruoli e delle gerarchie interne.

Affrancato da vincoli tattici incompatibili con le sue caratteristiche, Kakà ha giocato una partita eccezionale; complici la stanchezza e l’anarchia tattica (quest’ultima, la vera novità negativa della serata) del centrocampo laziale orfano di Ledesma, nonché l’insistenza della difesa biancoazzurra nel tentare il fuorigioco fino a 35 - 40 mt dalla propria porta, il brasiliano si è dilettato come non mai a svariare a piacimento lungo tutto il fronte d’attacco, libero di scegliere se saltare a ripetizione gli avversari oppure temporeggiare, facendo collassare sistematicamente 2 – 3 difensori su di sé per poi beneficiare i compagni da lui smarcati.
Quando si diverte, il brasiliano diventa utile financo in fase difensiva, aiutando il monumentale Ambrosini e l’appannato Gattuso a recuperare numerosi palloni, strappandoli, nella fattispecie, dalle gambe non certe fatate di Mudingayi e Mutarelli.

Con ciò rispondo alle pertinenti osservazioni di Matteo, insistendo nell’idea che avere un giocatore come Kakà in squadra condiziona le scelte dell’allenatore; talvolta, se lui non gira, puoi anche rimetterci, ma nel lungo periodo è un atteggiamento che paga dividendi.

D’altronde, dovendo scegliere tra il fuoriclasse e l’allenatore, 9 volte su 10 la dirigenza ed i tifosi si schierano con il primo, oppure l’altro soccombe; basti pensare alla querelle Van Basten – Sacchi: dopo il primo anno senza vittorie, l’allenatore è partito, mentre l’altro ha continuato a dominare per almeno 2 stagioni, prima del declino fisico, giunto a meno di 29 anni.

Molti altri casi potrebbero essere citati, ivi compreso quello recentissimo di Fabio Capello, vincente ed esonerato (Maradona – Ottavio Bianchi; Totti – Zeman; etc…).

Per tornare al tema del giorno, dunque, nulla di nuovo in casa Milan; o forse sì. Domenica sera s’è visto il miglior Gilardino in maglia rossonera, non tanto per il ritorno alla rete, nè per il viziaccio di divorarsi gol fatti (!!), bensì per il ritorno alla voglia di lottare in area, dato che sinora, in questa stagione, lui veniva sodomizzato da tutti i difensori, lasciando al solo Ambrosini l’incombenza, tipica del centravanti, di “fare a sportellate (espressione cara a Federico Buffa) dentro l’area per creare spazi.

P.S. Prometto che il prossimo intervento sarà dedicato ad altro tema.

P.P.S. A coloro i quali criticavano il mio ultimo intervento definendolo fuori luogo, gradirei replicare che è ben più fuori luogo la partecipazione all’Oktoberfest di chi notoriamente ha poca dimestichezza con le bevande diverse dall’acqua del Gorgovivo, tanto più se, nella fattispecie, il soggetto in questione aggrava la propria posizione, compiendo una mesta ritirata strategica ben prima che la serata sia finita.

3 commenti:

Lele ha detto...

Dato che la persona in questione sono io dico che:
1- non è stata una ritirata strategica, ma dovuta allo smarrimento del sottoscritto all'interno della festa
2- non avendo più soldi sul cellulare, forse il Dott. Milanese dovrebbe informarsi, che all'estero se non si hanno soldi sul cell. non è possibile ricevere, quindi come facevo a trovare gli altri? Se gli altri erano scomparsi?
3- Ricordo sempre al medesimo Dottore che l'Oktober Fest non è come la festa dell'uva... è un pochino più grandicella e con qualche migliaia di persone in più
4- Con questo commento voglio chiudere sta storia falsa e tendenziosa
5- Riguardo al post dico solo una cosa 8 a Kakà è giustissimo ma 8 Gilardino me pare eccessivo....
6- Uno che scmbia Montolivo per Tavano è meglio che lasci perdere a fà Fantacalcio
7- Tutta Italia lo deve sapere... che Ryan Hoover segna allo scadere...

matteo ha detto...

Lele non ti devi vergognare hai voluto fa na vacanza rilassante...per questo mentre gli altri bevevano all'Hard Rock Cafè tu hai deciso di riposarti nella roulotte...
Magari per la prossima uscita posso consigliarti le terme o qualche centro benessere...

Lele ha detto...

Beh guarda matteo io non mi vergogno per niente dato il fatto che gli altri mi abbiano lasciano da solo....
Informati bene...